Il SIGNIFICATO

Allevare uccelli, per molti, è un hobby, una professione, uno svago; per qualcuno è addirittura un’arte. Per quanto mi riguarda, credo che l’allevamento di questi piccoli e magnifici animali, il loro contatto quotidiano, così ravvicinato, sia un modo come un altro per avere un collegamento diretto con la natura, e più profondamente, con la vita. Parlo della vita che chi ha la fortuna di allevare vede scaturire ogni giorno, quando illuminando un uovo covato da appena qualche giorno intravede un embrione, nient’altro che una macchiolina rossa, e il suo cuoricino pulsante, quando aprendo un nido una mattina scopre dei nuovi pulcini completamente indifesi che spalancano i loro minuscoli becchi verso l’alto, fiduciosi di ricevere il loro primo cibo, quando poche settimane più tardi quelli stessi pulcini avranno ormai messo le piume e si affacceranno al mondo sporgendosi sempre più avanti dal loro nido alla ricerca del coraggio necessario per spiccare il primo volo; e tutto questo è racchiuso, nel suo significato, in un gesto semplicissimo che si ripete ogni giorno, nel canto di un giovane maschio, nella femmina che gli si avvicina muovendo la coda, nella danza di suoni e gesti che si instaura tra i due, nel loro frugale atto d’amore. Parlo della vita che la natura difende ad ogni costo, quando una madre alleva da sola i suoi piccoli, quando un pulcino deve diventare adulto e trovarsi da solo il cibo, quando una coppia ricostruisce un nuovo nido dopo che il primo è stato distrutto, con lo stesso impegno. Parlo della vita che finisce, quando un improvviso evento esterno mette in ginocchio il delicato equilibrio che si era creato all’interno dell’allevamento, quel delicato equilibrio che ogni uccello, nella sua individualità, rappresenta; e anche allora, che sia un adulto, un giovane ai primi voli, o anche un neonato pulcino, che magari nemmeno abbiamo mai visto, come se tutto fosse esattamente come dovrebbe essere, come se ci fosse una sorta di supremo rispetto per tutto questo, non si vedono disperazione, paura, a volte nemmeno sofferenza: forse tutto questo c’è, ma sovrastato dalla consapevolezza, l’accettazione, che ogni animale prova per l’inseparabile compagna della vita, la morte. Eppure all’indomani, ma che dico!, il minuto dopo nuova vita avvolge quella parentesi di dolore, il canto di un maschio, nuovi piccoli che chiedono da mangiare, il frullare delle ali...
Chi alleva uccelli ha l’onore di provare tutto questo...